Come vive il conuro del sole in natura
- Dominio: Eukaryota
- Regno: Animalia
- Phylum: Chordata
- Classe: Aves
- Ordine: Psittaciformes
- Famiglia: Psittacidae
- Sottofamiglia: Arinae
- Genere: Aratinga
- Specie: A. solstitialis

Endangered (In Pericolo)

IMPORTANTE: le aree di distribuzione sono geopolitiche, di conseguenza l’intero paese viene selezionato se una specie si trova anche solo in un unico luogo
Fonte: Oiseaux.net
Habitat e distribuzione
Il conuro del sole popola aree geografiche di tutto il Sud America, ma per lo più si trova in a Nord del Rio delle Amazzoni, in Brasile, dal Monte Roraima e le adiacenti montagne Pacaraima ad Amapa, Para e la zona orientale di Amazonas, vicino a Rio Branco. Anche se raramente, questi pappagalli sono stati avvistati dal Nord della Guyana fino al fiume Pomeroon.
I conuri del sole sono anche comuni in tutta Suriname orientale e meridionale e nella savana Sipaliwini; si trovano noltre a sud del Rio delle Amazzoni vicino a Santarem e al fiume Canuma, e sono stati osservati vivere vicino agli affluenti dello stesso Rio delle Amazzoni.
Gli habitat del conuro del sole sono per lo più savane aperte e l’interno di boschi delle savane secche; questi pappagallini sono anche comunemente trovati nella macchia (di solito lungo la riva del Rio delle Amazzoni) e nelle valli boscose, così come nelle foreste costiere e in quelle allagate stagionalmente.
Preferendo un’altitudine inferiore ai 1200 metri, i conuri del sole a volte vivono nelle valli, o vicino a pendii delle montagne, essi tendono ad abitare boschi di palme e ovunque alberi o cespugli producono molta frutta.
Questi uccelli non sono stati ampiamente studiati in natura poiché risiedono solo nelle zone del paese in gran parte non sviluppate e che sono di difficile accesso.
Comportamento
I conuri del sole vivono in coppie o in piccoli gruppi formati da un numero variabile d 3-15 individui, anche se sono più comuni i gruppi con meno di 5 esemplari; grandi stormi di 20-30 pappagalli si possono formare dove abbondano alberi cespugli fruttiferi.
In quanto uccelli altamente sociali, i conuri del sole non lasciano mai il loro stormo; i loro movimenti possono essere nomadi o stagionali e basati sulla disponibilità di cibo, anche se alcune popolazioni sono stanziali tutto l’anno.
Durante l’alimentazione gli stormi sono sorprendentemente tranquilli, mentre diventano estremamente rumorosi durante il volo, di solito vengono sentiti molto prima di entrare nel campo visivo.
Il volo del conuro del sole è rapido e diretto,e poiché spesso gli stormi volano molti chilometri ogni giorno, l’esercizio è di vitale importanza per gli uccelli in cattività.
I giovani conuri si accoppiano a circa 4 o 5 mesi di età, quando possibile. A differenza di altre specie simili, come il parrocchetto jandaya e il parrocchetto dorato, le coppie sono chiaramente distinguibili e hanno la precedenza sulle relazioni di gruppo; in cattività tuttavia si può facilmente creare confusione, in quanto pappagalli dello stesso sesso spesso agiscono come se fossero una coppia, nutrendosi e accoppiandosi tra loro.
Prima di aprire gli occhi, i pulli sono molto sensibili alla luce: adattati per vivere in cavità oscure, i pulcini reagiscono alla luce intensa indietreggiando, nascondendosi e tremando. In questa fase della loro vita la luce intensa può essere dannosa per lo sviluppo dell’occhio e può causare un disagio psicologico.
Non appena aprono i loro occhi i nidiacei sono miopi e, se entrano degli oggetti lontani nel loro campo visivo, sbattono le palpebre, si allontanano e cercano un angolo buio. Tuttavia essi si muovono verso gli oggetti che si trovano nelle vicinanze e li toccano, comportamento che li aiuta a sviluppare la visione.
Prima dello svezzamento, i pulli tendono a sviluppare un’ossessione per imparare a volare, fino al punto di perdere interesse nel mangiare.
Quando è l’ora della muda diventano spesso irritabili poiché si sentono infastiditi dal processo. Questo fastidio può essere alleviato facendo il bagno o esponendosi a una pioggia calda o all’umidità.
Riproduzione
Si conosce poco dei rituali di corteggiamento del conuro del sole in natura, è noto però che dopo l’accoppiamento, che dura circa 3 minuti, i membri di una coppia diventano molto affettuosi uno con l’altro, ma molto aggressivi verso gli altri; spesso attaccano anche i loro proprietari, se tenuti in cattività. Prima che le uova vengano deposte, si nota un gonfiore dell’addome nelle femmine.
Le femmine che vivono in natura sono note per nidificare negli alberi o nelle cavità dei buritì (Mauritia flexuosa), un tipo di palma diffusa nell’America Centrale e del Sud. I conuri del sole desiderano nidi puliti e liberi da qualunque materiale di nidificazione utilizzato in precedenza; il nido può essere pulito ripetutamente fino a quando la deposizione delle uova è terminata.
La dimensione media di una covata è di 3-4 uova, le quali vengono deposte una alla volta con un intervallo di due o tre giorni; esse sono rotonde, misurano circa 26,7-29,5 mm x 22,0-23,5 mm e pesano circa 8,74 g. Le uova vengono covate per un periodo che varia dai 23 ai 27 giorni che, in rapporto alla massa delle uova, è quasi il 40% più lungo rispetto al periodo di incubazione degli altri uccelli.
I giovani conuri impiumano a 7-8 settimane dopo la schiusa e diventano indipendenti dopo 9-10 settimane.
Il tasso di fertilità di tutte le specie di conuri è particolarmente elevato. Se una covata non sopravvive, la coppia si accoppia subito di nuovo. Le covate possono non sopravvivere se il maschio è troppo giovane o troppo vecchio, o se la temperatura è troppo bassa. L’umidità non sembra avere alcun effetto sulla schiusa delle uova. In casi rari, le coppie di conuri hanno distrutto e mangiato le proprie uova, di solito come conseguenza a una carenza di proteine o di calcio; questo comportamento può però diventare rapidamente un’abitudine.
L’insuccesso di una covata può avvenire anche quando le uova vengono lasciate fredde per troppo tempo, e le singole uova possono non schiudersi se si sporcano troppo o se il giovane pappagallo non riesce a rompere il guscio. I pulli possono anche essere affetti da deformità ossee se sono nati da genitori che la cui dieta è formata solo da semi.
Il conuro del sole raggiunge la maturità sessuale a circa due anni di età, tuttavia una coppia di uccelli deve avere circa la stessa età perché le loro uova siano fertili.
Le femmine di questa specie si occupano da sole della cova delle uova, lasciare il nido soltanto per brevi periodi di alimentazione; i maschi di solito fanno la guardia ai nidi e rimangono nelle vicinanze per fare tenere compagnia alle femmine. Per proteggere il nido, i conuri del sole possono gonfiare i loro corpi, ondeggiare e sibilare agli intrusi. Le femmine possono mantenere il loro comportamento aggressivo dopo aver depositato le uova, gridando e beccando tutto ciò che si avvicina troppo.
Un pulcino può impiegare da poche ore a diversi giorni per uscire completamente dal suo uovo. I pulli nascono altriciali, ovvero sono ciechi, per lo più nudi e completamente dipendenti dai loro genitori per il cibo; al momento della schiusa sono addirittura incapaci di alzare la testa.
I pulli rimangono nel nido sotto la cura dei loro genitori per 7-8 settimane e vengono nutriti da entrambi. Per i primi giorni di vita, i pulli giacciono sulla propria schiena per essere nutriti, dopo dieci giorni iniziano ad aprire gli occhi e iniziano a spuntare le piume.
Di solito sono necessari circa 45 giorni perché le penne crescano del tutto, dopo di che i giovani conuri del sole sono in grado di volare. Lo svezzamento non inizia fino a circa una settimana dopo l’involo.
Conservazione
Non sono stati osservati predatori naturali del conuro del sole, anche se, durante la stagione riproduttiva, molti pappagalli che nidificano nelle cavità sono vulnerabili a predatori come i serpenti e i mammiferi terrestri.
La famiglia dei Psittacidae è considerata la grande famiglia aviaria più a rischio del mondo; la specie dei conuri del sole è considerata in via di estinzione a causa della rapida riduzione della dimensione della popolazione selvatica avvenuta negli ultimi tre decenni.
Anche la cattura per il commercio di animali domestici ha svolto un ruolo significativo nel ridurre la popolazione del Conuro del Sole, rimuovendolo dalla maggior parte da quelle che erano le aree popolate.
Nel 1988 questa specie è stata riconosciuta come Quasi Minacciata, nel 2004 è stata classificata invece come Minor Preoccupazione, ma ad oggi è ancora una volta classificata come EN (In Pericolo) nella Lista Rossa della IUCN (Unione Mondiale per la Conservazione della Natura) e, poiché la popolazione continua a diminuire, ha bisogno di una protezione efficace.
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