Cardellino selvatico (Carduelis carduelis)
- Dominio: Eukaryota
- Regno: Animalia
- Phylum: Chordata
- Subphylum: Vertebrata
- Classe: Aves
- Sottoclasse: Neornithes
- Superordine: Neognathae
- Ordine: Passeriformes
- Sottordine: Oscines
- Infraordine: Passerida
- Superfamiglia: Passeroidea
- Famiglia: Fringillidae
- Sottofamiglia: Carduelinae
- Tribù: Carduelini
- Genere: Carduelis
- Specie: C. carduelis

Least Concearn (Minor Preoccupazione)

Verde chiaro: areale estivo
Verde scuro: popolazioni residenti
Fonte: Wikiwand
Descrizione – Identificazione
Il cardellino (Carduelis carduelis) è un uccello canoro appartenente alla famiglia dei Fringillidi. Il suo becco è color corno e la punta diventa nera in inverno; esso è molto appuntito, progettato per esplorare all’interno dei fiori di cardo. La parte posteriore della testa e la nuca sono neri, la fronte e la gola sono di colore rosso, le guance, la parte inferiore del collo e la zona bassa del corpo sono bianchi; la schiena è color marrone castagna profondo, le ali sono nere con macchie gialle, la coda è bianca e nera, e le zampe sono marrone rosato.
Oltre alla colorazione ancestrale descritta sopra, esistono diverse mutazioni del cardellino: agata, bruno, isabella, lutino, satinè, pastello, giallo, opale, albino e wiktop. Per informazioni più dettagliate sulla genetica del cardellino potete consultare questa guida.
Le maggior parte delle razze orientali (C. c. Paropanisi, C. c. Subulata, C. c. Caniceps) hanno la testa grigia dove la mutazione ancestrale è nera e la maggior parte del marrone viene sostituito da un grigio pallido.
I giovani cardellini sono generalmente color marrone chiaro con alcune striature o macchie scure sulla testa, schiena, petto e fianchi; le ali sono simili a quelle degli adulti, ma hanno le punte delle piume color marrone cuoio al posto del bianco sulle copritrici e sulle remiganti. I giovani acquisiscono la colorazione facciale rossa durante la prima muda invernale (agosto-settembre).
Maschio e femmina di Carduelis carduelis sono molto simili tra loro, ma il maschio presenta più rosso in testa (che si estende oltre l’occhio, mentre nella femmina non va oltre ad esso), appare leggermente più grande e ha un becco più appuntito rispetto agli esemplari di sesso femminile. I maschi presentano inoltre delle piccole e sottili piume nere vicino all’apertura del becco, mentre quelle delle femmine sono marrone chiaro. Infine il cardellino femmina tende ad avere le ali e la groppa più marroni, così come la fascia gialla sulle ali più stretta e pallida. Entrambi i sessi cantano, anche se il canto del maschio è più ricco di suoni.
Queste differenze tra i sessi prendono il nome di dimorfismo sessuale.
Curiosità sul cardellino: il cardellino è stato abitualmente raffigurato nei dipinti rinascimentali italiani della Madonna con Gesù Bambino. Antonio Vivaldi ha composto un concerto in Re maggiore chiamato “Il Gardellino”, dove il canto del cardellino viene imitato da un flauto.
Distribuzione e Habitat
Il cardellino è una specie diffusa in Europa, Asia centrale e Africa del Nord e, nel 1860, è stato introdotto in Australia; originariamente limitato alle aree urbane, il cardellino si è spostato con successo nelle zone rurali dell’Australia sud-orientale, tra cui Tasmania.
Gli habitat del cardellino sono rappresentati da prati fioriti, praterie con erba alta, boschi aperti, piantagioni, frutteti, parchi e giardini all’interno del suo areale.
Comportamento
Agile e acrobatico mentre è in cerca di semi, il cardellino spesso può essere visto appeso a testa in giù da un capolino o svolazzare da pianta a pianta. Anche se spesso permettono di avvicinarsi mentre si stanno cibando, gli esemplari di Carduelis carduelis in genere mostrano poco interesse verso le mangiatoie per uccelli, per questo danno meno confidenza rispetto al passero domestico (Passer domesticus), all’occhialino dorsogrigio (Zosterops lateralis) e al fringuello (Fringilla coelebs).
Al di fuori della stagione riproduttiva, i cardellini si trovano spesso in stormi misti con altri Fringillidi e zigoli gialli (Emberiza citrinella); essi sono specializzati nel cercare i minuscoli semi alati dei cardi, e si trovano spesso in gruppi della stessa specie in mezzo a uno stormo più grande.
Il cardellino non è considerato un uccello migratore ma sussistono tuttavia degli spostamenti abitudinari in relazione alla disponibilità di cibo. Non sono ancora stati confermati dei rapporti riguardo a piccoli stormi che hanno attraversato lo Stretto di Cook.
Nativi di aree dai climi temperati, i cardellini tendono a essere abbastanza resistenti da svernare all’aperto, a condizione che siano acclimatati e che vi sia disponibile un riparo dai venti forti e dalle tempeste.
Questi uccellini tendono ad essere distruttivi per le piante nell’area in cui abitano.
Canto e Comunicazione
Il canto del cardellino può essere ascoltato tipicamente da fine febbraio a metà luglio e di nuovo da fine settembre a dicembre; esso è descritto come piacevole, fluido e simile a quello del canarino (Serinus canaria).
I cardellini si esibiscono l’uno per l’altra durante la primavera cantando e facendo ondeggiare le ali ritmicamente da una parte all’altra. Il richiamo del cardellino è un tickeLLIT melodioso, mentre il canto è una piacevole e tintinnante mescolanza di trilli e cinguetti, che però include sempre il richiamo trisillabico teLLLIT-teLLLIT-teLLLIT.
Richiami e Canti
Canto del maschioAlimentazione
Il cardellino foraggia a terra e a tutti i livelli di vegetazione, di solito in piccoli stormi. La sua dieta è composta principalmente da semi di piante infestanti, integrati da piccoli invertebrati soprattutto durante la stagione riproduttiva, quando vengono nutriti i pulcini in fase di crescita. Elementi nutritivi importanti per questa specie comprendono semi di cardi, amaranto e farinello comune, dente di leone, cerastio, fienarola annuale, loglio, paspalo e altre erbe.
Riproduzione
Monogame per tutta la durata di ogni stagione di riproduzione, le coppie di Carduelis carduelis difendono un piccolo territorio intorno al nido, con il maschio si esibisce nel suo piacevole canto da un posatoio vicino.
Il nido ha la forma di una coppa compatta composta da erbe, muschio, fibre vegetali e piume, ragnatele, peli animali, penne e pochi fiori aromatici all’esterno; esso viene posizionato fino a 10 m dal suolo ed è solitamente posizionato tra il fogliame, in una biforcazione esterna di un albero, arbusto o vite.
Il piccolo nido, che sembra una tazza fatta di intrecci, è rivestito all’interno con del cardo, piume o lana.
La stagione riproduttiva, che va da ottobre a febbraio, concede ai cardellini il tempo di crescere due nidiate composte da fino a sei pulcini ciascuna (in genere 4-5). Il maschio nutre la femmina nel nido, mentre essa cova le uova e i giovani pulcini; entrambi i sessi nutrono i pulcini durante la loro ultima settimana nel nido e per le prime 2-3 settimane dopo l’involo.
Conservazione
In Europa, la popolazione nidificante è stata stimata nel 2015 in 27,8-42,7 milioni di coppie, che equivale a 55,7-85,5 milioni individui maturi (fonte: BirdLife International). L’Europa costituisce circa il 55% dell’areale del cardellino, quindi una stima molto preliminare delle dimensioni della popolazione globale è di 101-155 milioni di individui maturi, anche se è necessaria un’ulteriore conferma di questa stima.
Secondo i dati del 2015 dell’European Bird Census Council, in Europa i trend delle popolazioni di cardellini tra il 1980 e il 2013 sono stati soggetti ad una crescita moderata.
Il cardellino è classificato come LC (Minor Preoccupazione) nella Lista Rossa 2018 della IUCN (Unione Mondiale per la Conservazione della Natura).
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